Consulenti d'immagine in 4 punti

Il mio modo per essere consulente d'immagine

CONSULENZA D'IMMAGINE

ilsensei

3/14/20253 min read

La consulenza d'immagine deve essere vista come strumento di aiuto e di conoscenza e non come metodo per dimostrare la propria superiorità.

Per come la vedo io ci sono quattro punti fondamentali per poter fare un lavoro dignitoso e professionalmente corretto.

1. La sensibilità

Per svolgere questo lavoro in maniera corretta e come detto professionale c'è necessità di molta sensibilità. Non è sufficiente avere una grande conoscenza oppure una grande esperienza ma bisogna anche andare a imparare e conoscere il cliente che sia di fronte.

Non si può pensare di trattare tutti i clienti allo stesso modo, perché ogni cliente ha un proprio vissuto e delle proprie richieste, e seppur possono sembrare simili ad altre richieste sono comunque unica nel suo genere.

Per poter quindi lavorare in maniera corretta bisogna usare molto sensibilità nei confronti del cliente con cui si dovrà intraprendere un percorso di consulenza.

Questa sensibilità andrà a toccare le corde più umane e più vere sia del professionista che del cliente stesso.

In finale, andando a scoprire il modo di vivere e pensare della persona che ci sta davanti, potremmo riuscire a comprendere in che modo interagire, offrendo al cliente l'esperienza della consulenza come una esperienza importante e soprattutto serena.

2. Il non dimostrarsi superiore.

A volte, volontariamente o involontariamente, noi consulenti di immagine pecchiamo un po' di saccenza. Probabilmente perché sbagliamo il nostro obiettivo che non è quello di insegnare agli altri, ma è quello di intraprendere insieme al cliente, il percorso di conoscenza e di approfondimento di sé stessi che se fatto a regola d'arte, dovrebbe arricchire non solo il cliente ma anche il consulente stesso.

Ecco perché nel limite del possibile bisogna cercare di rimanere umili e semplici senza dare idea, a chi ci sta davanti, di sapere tutto ed essere in grado di poter insegnare al mondo

3. Essere partecipe delle necessità del cliente.

Questo punto si collega al punto 2, perché,, è indispensabile attraverso la propria sensibilità essere partecipi della necessità dei clienti che possono essere diverse da quelle che noi siamo abituati a trattare o che abbiamo studiato.

Questo deve diventare un punto di forza per noi e non un punto di difficoltà, essere quindi elastici: meglio aiutare il cliente a risolvere quelle che sono le sue esigenze e difficoltà, piuttosto che andare a puntare su ciò che per noi è importante ma che non renderebbe il cliente soddisfatto.

Essere quindi partecipe della necessità del cliente è un punto focale del nostro essere consulente d'immagine.

Andare un po' a forzare la nostra routine può essere un punto di vantaggio: la nostra professionalità è nel nostro rapporto con il cliente.

4. La semplicità

La semplicità è sicuramente l'arma migliore per questo tipo di lavoro.

Spesso vediamo il mondo della moda come qualcosa di complesso, e le sfilate, (e possiamo vederlo anche nei post che ho pubblicato), ne sono la conferma.

Dobbiamo quindi noi consulenti d'immagine cercare di dare un senso di serenità e semplicità a quello che è lo studio dell'immagine e lo sviluppo della stessa sul cliente.

Se noi riusciamo nell'impresa di risultare effettivamente semplici e non artefattamente semplici saremo un passo avanti verso la realizzazione dei nostri obiettivi.

Nulla cì vieta di essere persone più elaborate o complesse ma questo potrebbe portare un distacco significativo con il cliente.

La semplicità e il sorriso è il miglior mezzo per conquistare un cliente e per fare un lavoro efficace e perfetto.