Elie Saab Inverno 2025-2026 alla Paris Fashion Week

Una visione personale

SFILATE

ilsensei

4/3/20252 min read

Un inizio poco promettente

Tutto è buio, una luce soffusa e marroncina illumina la passerella ed ecco spuntare i pellicciotti… Anche no. Ovviamente finta pelliccia, ma non ci siamo proprio. Magari un giorno vi parlerò del mio rapporto con le pellicce, ma non in questo post.

La pelliccia sintetica che ha dominato l'inizio della sfilata sembrava quasi soffocare la creatività. I design troppo simili tra loro e le proporzioni sgraziate non hanno aiutato a creare un effetto visivo piacevole.

Un lampo di speranza: il giallo fluo

È stato un sollievo vedere finalmente apparire sulla passerella una vera ecopelliccia in giallo fluo, l’unica che può veramente chiamarsi così. Questa scelta audace di colore ha portato un po' di vivacità e innovazione che mancavano fin dall'inizio.

Quando il colore salva la situazione

Belli invece i pezzi mostrati a metà sfilata, che regalano nuance sfumate dal nero al rosso. Questa transizione visiva è stata interessante e ha creato un passaggio più fluido tra la prima parte della sfilata, dominata dal nero, e la seconda parte con il rosso. Qui, finalmente, si è visto un po' di originalità e creatività, con giochi di colori e materiali che hanno iniziato a stuzzicare la curiosità.

Proporzioni sbilanciate e idee poco convincenti

In quasi tutti gli outfit le proporzioni non sono ben bilanciate, ma è evidente che non è assolutamente una cosa che crea problemi allo stilista. Si può intuire il tentativo di Elie Saab di esplorare nuove forme e silhouette, ma il risultato finale non riesce a convincere.

Troppa ripetizione, poca fantasia

Personalmente, ho trovato questa collezione poco entusiasmante. Comprendo il lavoro che c’è dietro, ma proprio non mi è piaciuta. Troppa ecopelliccia su giacche, cappelli, stivali e borse. È mancata la fantasia, mi è mancato qualcosa di particolare che si elevasse sugli altri outfit. Forse è proprio la ripetitività degli elementi a rendere il tutto meno interessante.

Un finale senza scintilla

Per me è stata un po' piatta. La mancanza di varietà nella scelta dei materiali e dei dettagli ha fatto sì che la collezione non riuscisse a trasmettere quello spirito innovativo che ci si aspetta da una sfilata di moda. Nonostante gli sforzi evidenti nella lavorazione e nella progettazione, il risultato finale non ha saputo catturare l'attenzione e l'entusiasmo che solitamente Elie Saab riesce a suscitare.

Aspettative per il futuro

Spero che le prossime collezioni possano recuperare quella scintilla di creatività e sorpresa che questa volta è sembrata mancare.


I TRE TOP DELLA COLLEZIONE

I TRE FLOP DELLA COLLEZIONE